Il tempo sospeso, Carloni, Nesi, Palumbo

Dal 2017-07-30 al 2017-08-20

Il tempo sospeso Carloni, Nesi, Palumbo Paestum arte, Palazzo De Maria Area Archeologia, 30 Luglio / 20 Agosto Come voi avete occhi per vedere la luce, e orecchie per sentire i suoni, così avete un cuore per percepire il tempo. E tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto, come i colori dell'arcobaleno per un cieco o il canto dell'usignolo per un sordo. (Michael Ende) Esiste un confine sottile tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Nell’arte a volte questo confine sfuma fino a svanire completamente, confonde fino a permettere di ritrovare la strada e segue percorsi non sempre chiari persino per chi li traccia. Alcune opere sono continui indovinelli sul tempo, all'interno dei quali tempo è la sola parola impronunciabile. Se si osservano le creazioni dei grandi maestri del passato ci si rende conto di quanto questa dimensione, che è sempre una dimensione dello spirito, sia come un labirinto dal quale, come sosteneva Ende, si può essere felici soltanto uscendo, ma come, inspiegabilmente, soltanto chi è felice possa uscirne. Un nonsense carico di significato che vuole essere la base portante di questa mostra, nella quale sono coinvolti tre artisti impregnati di un concetto di tempo che lentamente scivola nella dimensione del sogno: un mondo onirico dove non solo tutto è possibile, ma addirittura reale e capace di conferire leggerezza. Ciro Palumbo, Francesco Nesi e Alessandra Carlone si aggirano nel labirinto conoscendone familiarmente gli angoli ciechi, gli enigmi nascosti. A loro si chiede di affrontare questo tema con libertà e coerenza, addentrandosi tra i bivi sconosciuti ai più, dagli affascinanti risvolti filosofici, letterari e artistici. Il titolo della mostra cerca il suo significato tra le pagine di un testo di Ende in cui il recupero del senso del tempo trattiene in sé quello intrinseco della vita, in una dimensione irreale eppure vicina alla quotidianità. Sono queste le basi di partenza per un'esposizione che vuole condurre gli spettatori a rimanere affascinati da un tema sempre attuale, ancora di più in questo momento in cui proprio il tempo sembra sfuggire di mano. È agli artisti che si chiede di rivelare il senso nascosto del loro tempo, riflettendo sull’affermazione: “Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il tempo. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore".

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