Walter Lazzaro nasce a Roma il 5 dicembre 1914. Figlio e nipote di artisti affermati, dopo le scuole dell’obbligo, frequenta il Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti di Roma e nel quadriennio 1929-32 vince la Borsa di studio governativa . Tiene la sua prima mostra personale nel 1932 a Roma nelle sale di Palazzo Torlonia dove espone ben 114 opere. Nel 1937 è premiato dalla Reale Accademia d’Italia e nel 1942 è premiato alla XXIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Negli anni ’40 ha un’intensa parentesi teatrale e cinematografica interpretando il personaggio di Raffaello nel film “La Fornarina†Nel 1943, tenente dei Granatieri è fatto prigioniero in Albania e deportato nel lager tedesco di Biala Podlaska da dove rientrerà , totalmente cambiato come uomo e come artista, alla fine del conflitto. Riprende lentamente la sua attività artistica e viene ripetutamente invitato alla Quadriennale d’Arte di Roma. Riprende anche l’insegnamento (già iniziato nel 1935) come Docente di pittura a Roma, poi Accademico a Carrara e a Bologna. Fonda e dirige il Liceo Artistico di Novara e conclude l’attività didattica a Milano negli anni ’80 all’Accademia di Brera. Dal 1950 è Perito d’Arte del Tribunale di Roma. Fonda nel 1956 il “Movimento Poeti-Pittori†cui aderiscono molti artisti di rilievo. Nel 1972 Oscar Luigi Scalfaro gli conferisce il titolo di “Cavaliere†per i suoi meriti artistici e nel 1980 il Presidente Pertini quello di“Ufficiale al Merito della Repubblica†Onorificenza che restituirà per non aver potuto raggiungere i 40 anni di docenza per limiti d’età . Prosegue la sua attività pittorica a Forte dei Marmi e a Milano dove muore per i postumi di un incidente il 3 marzo 1989. Walter Lazzaro fu l’unico artista che, in vita, ottenne pubblici elogi da Giorgio De Chirico che giunse a paragonare le raffigurazioni marine di Lazzaro ad alcune sue opere metafisiche che egli aveva titolato “Nature silentiâ€.