"TRA NATURA E CITTA'"
Alessandra Carloni
Personale
a cura di Greta Alberta Tirloni
Inaugurazione Giovedì 22 Maggio
ore 16:00
CASC - Banca d'Italia
Via del Mandrione 190, Roma
La mostra personale "Tra natura e città " dell'artista Alessandra Carloni, curata dalla dott.ssa Greta Alberta Tirloni, in esposizione da Lunedì 19 Maggio presso la sede del CASC - Banca d'Italia in Via del Mandrione 190, mette in luce l'ultimo lavoro della pittrice romana, nell'evoluzione dalla città alla natura.
Durata della mostra dal 19 al 24 Maggio
Giorno dell'inaugurazione: 22 Maggio, ore 16:00
Tra Natura e Città . Alessandra Carloni
Alessandra muove il suo percorso artistico dalla visione di periferie urbane in costruzione. La vita della città , destrutturata o ricomposta, nella sua inafferabile semantica, si illustra come un puzzle sulla tela. Alessandra crea storie metafore idee sogni, costruisce altrettanti ingranaggi con personaggi animati e non, colorati e ricchi di storie che si incastrano fantasiosamente. Della città reale i suoi dipinti conservano la capacità di attrarre, disperdere e dilatare l’attenzione, la mutevolezza morfologica che trasmette un senso di vertigine.
La pittura nella città di Alessandra si cala nella sua contemporaneità . L’artista mette in gioco una strategia di composizione che traduce la natura imbrigliata, incoerente del tempo industriale costruito dall'uomo moderno: delicati trapassi tonali, uso meditato del colore contrastano con il caos delle linee spezzate e frammentate che ricordano la lezione del futurismo. Visioni surreali, raffigurazione immaginifica, minuzia di dettagli…tutto questo deriva dalla perfetta conoscenza da parte dell’artista di un grande pittore fiammingo, Hieronymus Bosch, dei suoi oggetti capricciosi, del suo universo fantastico incarnato e raffigurato.
Poi si affaccia la natura, e molti sono i temi affrontati: dai paesaggi naturali, anzi da pezzi e frammenti di natura che si fondono o accolgono pezzi delle città , passando per elementi e soggetti ricorrenti quali le scale a chiocciola, il faro, spettatori voyeristici, natura sopraffatta da vento e tempesta, una ruota che scompone e poi ricompone un movimento che come il tempo ruota fagocita scorre e scompare.
La sua descrizione degli elementi naturali conserva una speciale virtù: dispone lo sguardo a visioni impreviste, come forme naturali funzionano proprio in quanto supporti e catalizzatori di immagini. Forme imprevedibili sfidano i principi della prospettiva e la determinazione di una nozione di orizzonte. La visione dal basso, il ribaltamento dell’asse visivo confondo i riferimenti, in città come in natura…eccoci catturati e sospesi in un vuoto senza respiro, così fantastico.
La chiave di lettura dei due mondi, natura e città , apparentemente antitetici, è l’uomo, custode di un racconto, il suo racconto, e del suo tempo, che si apre ora alla città , ora alla natura: la metafora del tempo traspare ora veloce, caotica e frenetica, ora più lenta, pausata, intimamente condivisa. Inoltre, il movimento e l’energia giocano nella vertigine di incastri e intrecci tra soggetti e oggetti proposti. Si alternano ritmi veloci e linee meditate, e di nuovo una corsa al ritorno: come nella ruota o nelle scale a chiocciola, sulla tela, nella natura lo slancio vitale e nel tempo industriale il dinamismo delle opere futuriste. Pittura e gioco di colore sono il luogo di incontro riservato ai due racconti: la tinta è ora intensa ora velata, ora tenue ora brillante, impreziosita da tratti più o meno decisi di colore.
Nella natura, come nelle città dominano i contrasti, così come sulla tela, ora disordinata e scomposta, ora meditativa e ri-composta, traspaiono i contrasti coloristici di tinte. La natura mostra così all'artista, e lei a noi, le forze prime, i valori essenziali, l’incertezza dell’esistenza pur nella continuità e ripetizione spazio temporale della natura e … delle città . La rappresentazione del paesaggio naturale si integra con quella delle architetture degli edifici: una è continuazione dell’altra. Sogni, ombre, emozioni, suggestioni, visioni, temi e soggetti, concezioni spaziali delle memorie dell’artista.
Il ritorno alla natura è così comunque sintesi con la città , non distacco o contrapposizione: una sintesi nel processo artistico della creazione stessa, attraverso i colori, i segni, le immagini. Segni di natura e di città che, nelle luci e nei colori, nei toni inquietanti o meditativi, in un’atmosfera irreale ed evocativa, mostrano un significato della natura degli oggetti, un significato che va oltre quello originario e ne svela l’essenza.
Greta Alberta Tirloni